Quante volte ci sforziamo invano di ricordare un nome che ci sfugge? Poi smettiamo di pensarci, ci lasciamo distrarre, e il nome arriva. Svilita per secoli da una tradizione culturale che ha privilegiato le dimensioni del raccoglimento e della concentrazione, e considerata tuttora dal sapere medico e psichiatrico un disordine dell’attenzione, la distrazione è in realtà una componente fondamentale della nostra vita psichica. Questo libro la riscopre come pratica di vita e di pensiero dalla portata creativa e sovversiva, ma anche come una modalità dello sguardo capace di dare accesso a forme alternative di esperienza. Quasi fosse un rumore di fondo al quale è bene ogni tanto prestare ascolto.