Forte e radicato senso della democrazia, parità di diritti, libertà, diligenza. Ma anche suscettibilità, «vanità patriottica», litigiosità, sconsideratezza. Quando il ventiseienne Alexis de Tocqueville parte dalla Francia borbonica e approda alle democratiche sponde degli Stati Uniti, resta colpito dalle istituzioni, dalle peculiarità e dal carattere dei loro abitanti, che puntualmente racconta nella sua opera maggiore e più nota, La democrazia in America, pubblicata in due volumi tra il 1835 e il 1840. Nei capitoli raccolti in questo volume, opportunamente messi a fuoco da una prefazione di Sergio Romano, Tocqueville dipinge il popolo americano per quello che è: con le sue virtù e le sue debolezze, in un ritratto vivace e sorprendente che a quasi duecento anni di distanza resta una chiave indispensabile per comprendere un paese complesso e ricco di contraddizioni.