Uno dei capolavori del Premio Nobel Wole Soyinka: L’uomo è morto, pubblicato per la prima volta da Jaca Book nel 1972.
Nato come opera di denuncia e indicato dallo stesso Soyinka come un invito al lettore a prendere coscienza contro il susseguirsi dei colpi e contro-colpi di Stato e degli incessanti brogli elettorali in Nigeria, L’uomo è morto è un libro che, col tempo, si è cristallizzato […]. A cinquant’anni dagli avvenimenti e a trent’anni dalla prima edizione italiana, qualche considerazione è d’obbligo. L’uomo è morto è una pagina di storia che nel museo degli orrori del Novecento, sullo scaffale riservato alle atrocità poliziesche, va a collocarsi accanto a La confessione. Nell’ingranaggio del processo di Praga di Artur London e al monumentale Arcipelago Gulag, 1918-1956 di Aleksandr Isaevi Solženicyn.