La lunga e cruenta guerra del Vietnam viene ricordata come una «sporca guerra», un termine perfetto per descrivere il fallimentare impegno americano in Vietnam, che durò 10 lunghi anni. Gli Stati Uniti erano stati coinvolti negli avvenimenti in Vietnam a partire dal 1954, subito dopo la fine della guerra d’Indocina, per supportare il dittatore vietnamita Ngo Dinh Diem contro l’avanzata del comunismo. La vera e propria guerra, tuttavia, iniziò nel 1964 e finì nel 1975. Ci furono molte ragioni per le quali l’intervento americano fu un fallimento, che probabilmente contribuì a portare una buona parte della popolazione del Vietnam del Sud dalla parte del Vietcong. I bombardamenti aerei con materiali come il napalm avevano conseguenze brutali, che rendevano la popolazione fortemente ostile agli americani. I guerriglieri del Vietcong si nascondevano e si mischiavano nei villaggi del Sud. Per impedire ciò, gli americani deportarono i contadini del Sud in villaggi strategici, circondati da filo spinato e controllati dagli americani. Con l’operazione Rolling Thunder (1965-1968) gli americani tentarono di bombardare bersagli strategici in tutto il Vietnam del Nord, ma ad essere colpiti dalle bombe furono soprattutto gli ospedali e le scuole. Molti scrittori considerano la guerra del Vietnam una tragedia degli Stati Uniti, non Hastings, che intende questo libro come una lezione per il ventunesimo secolo sull’abuso della forza militare per affrontare sfide politiche e culturali irrisolvibili.