“L’indimenticabile Clarice Lispector: un Čechov al femminile” The New York Times Una storia d’amore, in cui i protagonisti vanno alla ricerca di una vita vissuta insieme, nel dolore e nel piacere. Ma lei non è matura per questa nuova dimensione. Si isola, diviene l’osservatorio di se stessa e, attraverso lo studio delle reazioni che il sentimento le fa nascere, cresce e diventa donna. È l’amore di donna che si trasforma in parola. Un libro che insegna come non avere paura di amare. “Placami l’anima, fa’ che io senta la Tua mano stretta alla mia, fa’ che io senta che la morte non esiste perché in realtà siamo già nell’eternità, fa’ che io senta che amare è non morire, che il dono di se stessi non significa la morte, fa’ che io senta un’allegria modesta e quotidiana, fa’ che non Ti chieda troppo, perché la risposta sarebbe misteriosa quanto la domanda, fa’ che ricordi che non c’è spiegazione nemmeno al perché un figlio vuole il bacio della madre, eppure lo vuole, eppure il bacio è perfetto, fa’ che io riceva il mondo senza timore, poiché per questo mondo incomprensibile sono stata creata, e anch’io incomprensibile, e ciò vuol dire che c’è un legame tra questo mistero del mondo e il nostro, ma questo legame non ci sarà chiaro finché cercheremo di capirlo, benedicimi affinché viva con allegria il pane che mangio, il sonno che dormo, fa’ che io abbia carità per me stessa poiché altrimenti non potrei sentire che Dio mi ha amato, fa’ che io perda il pudore di desiderare che nell’ora della mia morte vi sia una mano umana amata a stringere la mia, amen.”