“C’è qualcosa di magico, anzi di miracoloso nel suo universo letterario” Philip Roth Scacciato dalla famiglia e dalla patria, il sedicenne Karl Rossmann sbarca in America, all’ombra della Statua della Libertà che impugna una spada anziché una fiaccola. Un simbolo di giustizia armata o una prefigurazione dei giudizi, dalla logica apparentemente ingiusta ma insindacabile, che incontrerà? America, il “romanzo americano” di Kafka, rimasto incompiuto e pubblicato postumo nel 1927, narra l’enigmatica odissea di un emigrato, condannato all’emarginazione in una realtà grottesca e assurda, ora accolto ora respinto da benefattori che l’accusano e l’escludono, passando attraverso forme di iniziazioni sessuali e sociali. Una tragicommedia di personaggi inquietanti e ridicoli, in cui i valori sono sovvertiti e le prospettive stravolte, e dove tuttavia il giovane, ingenuamente coerente e fedele ai propri principi di equità e bontà, lotta per l’affermazione di sé.