All'inizio del Novecento l'Argentina era una delle "terre promesse" per gli italiani, bisognosi di una speranza, di un avvenire più luminoso e sicuro. Nelle "lettere argentine", pubblicate dal Corriere della Sera tra la fine del 1901 e il 1902, la penna di Barzini restituisce un quadro affascinante e complesso allo stesso tempo: la ricchezza e la miseria, la crisi economica, i pro e i contro dell'immigrazione, la corruzione, le contaminazioni, la dignità delle persone. Tutto è mirabilmente descritto, con lucidità e passione, da una delle voci più note del giornalismo italiano del XX secolo.