Da ragazza a Seattle nei primissimi anni Novanta, Claire Dederer non si faceva mancare niente: fiumi di birra, rock, acidi e – parole sue – un’attività sessuale da coniglio. Il tutto accompagnato da sensazioni di sbandamento e disagio tardoadolescenziali. Due decenni dopo, grazie all'impegno e alla disciplina, si trasforma nella donna di quarantaquattro anni che è oggi: scrittrice di successo, moglie fedele, madre “sopra la media” – insomma, un’adulta a tutti gli effetti. Finché un giorno, mentre il marito è via per lavoro, si ritrova catapultata nuovamente nelle smanie della giovinezza, pervasa dallo stesso spleen che all’epoca la spingeva in cerca di avventure. La ragazzaccia edonista di un tempo è tornata? Oppure non era mai sparita del tutto? Man mano che la scopre, l’autrice raccoglie «l’essenza cartacea della vita»: pagine strappate dai diari, scatole piene di lettere e album di fotografie, che tesse insieme agli episodi più vividi della sua maturità messa a nudo. Ne risulta un romanzo autobiografico, coraggioso e sincero, che prova a riconciliare la ragazzina di ieri con la donna di oggi. Amore e catastrofi è un bilancio sagace, pungente, ma anche ironico, e certo squisitamente femminile, di quel momento cruciale nel rapporto con la sessualità che è l’età di mezzo.