La mancanza di monsoni negli anni dal 1876 al 1879 scatenò in buona parte dell’Asia e dell’America Latina una serie ripetuta di gravi siccità, il cui impatto sulla società agricola dell’epoca fu immenso. Le carestie che flagellarono la regione furono le peggiori che avessero mai colpito la specie umana. Più di cinquanta milioni di contadini morirono di fame e di malattia. Regioni un tempo verdeggianti si trasformarono in deserti e la mortalità in alcune zone del mondo, dall’Etiopia alla Cina al Brasile, raggiunse i picchi di un olocausto nucleare. Fu in quel breve arco di anni che il profilo del futuro “Terzo Mondo”, con l’insanabile divisione dell’umanità in chi ha tutto e chi non ha nulla, si andò delineando in modo irreversibile.