L'autore dei bestseller L'universo elegante e La trama del cosmo affronta in questo libro la domanda delle domande: il nostro è l'unico universo? Un tempo, la parola universo significava tutto ciò che esiste. Ogni cosa. Ma negli ultimi anni le scoperte della fisica e della cosmologia hanno portato un certo numero di scienziati a concludere che il nostro universo potrebbe essere uno dei molti esistenti. Con una prosa cristallina e un uso ispirato dell'analogia, Brian Greene illustra il ventaglio delle proposte di «multiverso » che emergono da teorie sviluppate per spiegare le sofisticate osservazioni delle particelle subatomiche e delle oscure profondità dello spazio: un multiverso in cui chi sta leggendo questa frase ha un numero infinito di doppi che leggono la stessa frase in universi distanti; un multiverso che comprende un vasto oceano di universi-bolla, dei quali il nostro non è che uno; un multiverso che nel corso del tempo attraversa lo stesso ciclo all'infinito, un altro che forse è sospeso a pochi millimetri da noi e tuttavia rimane invisibile, un altro ancora in cui ogni possibilità permessa dalla fisica quantistica prende vita. Da ultimo un multiverso, forse il piú strano di tutti, fatto esclusivamente di matematica.
Greene, uno dei piú importanti fisici e scrittori di scienza, ci guida in un'avvincente esplorazione di questi mondi paralleli, che rivela quanta parte della vera natura della realtà potrebbe essere nascosta al loro interno. Con la sua impareggiabile capacità di rendere comprensibili e gradevoli gli argomenti piú impegnativi, affronta la domanda essenziale: come può progredire la scienza se vaste regioni della realtà sono inaccessibili?
Anche grazie all'arguzia e alla precisione caratteristiche di Greene, La realtà nascosta è al contempo una rassegna di ampia portata della fisica d'avanguardia e un viaggio straordinario al confine stesso della realtà - un viaggio basato saldamente sulla scienza e limitato soltanto dalla nostra immaginazione.
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«Se domani atterrassero gli extraterrestri e volessero sapere di cosa è capace la mente umana, dovremmo dare loro una copia di questo libro».
«New York Times Book Review»