Bin Laden come icona warholiana del terrore globale. Più lo combatti più si moltiplica, si riproduce, si fotocopia. Un virus che imperversa a macchia d’olio tra realtà, paranoia e complotto, e il contagio dilaga.
Incarnazione del concetto di “terrorismo come narrazione”, Bin Laden non esiste se non nelle pagine di uno scrittore noir di bassa lega, Mike Longshott, e di conseguenza all’interno di un immaginario collettivo sfalsato e uno spazio-tempo deflagrato [siamo in un western, in un thriller, ad Abbottabad, a Londra? Quando è adesso? Dove è qui?].
Sequel ma anche prequel e appendice del romanzo Wanted [ed. Gargoyle, 2013], The Last Osama è un labirinto della mente, un attacco visionario alla realtà e una sorprendente indagine sul terrore dei nostri giorni.