Un problema tuttora irrisolto della politica è: quanta segretezza può essere consentita al ramo esecutivo di una democrazia? Nella difesa di una nazione da presunti attacchi esterni, qual è il confine tra oculata precauzione e illegalità? La storia del secondo dopoguerra dimostra che l’intromissione della NATO e della CIA nella politica interna dei paesi europei ha condotto a corruzione, abusi e al terrorismo di Stato.
In questo libro, pubblicato per la prima volta nel 2005, lo storico svizzero Daniele Ganser, attraverso un accurato studio dei documenti desecretati e degli archivi di Stato, ricostruisce il quadro di una controstoria delle democrazie occidentali e dei loro servizi segreti.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale vennero infatti allestite in tutti i paesi membri dell’Alleanza Atlantica – e addirittura in alcuni Stati neutrali – delle reti stay-behind, volte a ostacolare le forze politiche di sinistra e a contrastare un’eventuale invasione sovietica dell’Europa occidentale. Tuttavia, rappresentarono il principale strumento di destabilizzazione delle democrazie europee. L’esistenza di questi eserciti clandestini – coordinati dalla NATO, equipaggiati e addestrati dalla CIA e dall’intelligence britannica (MI-6), e controllati dai servizi segreti di ciascun paese – fu svelata da una serie di inchieste parlamentari e di indagini giornalistiche che ne portarono alla luce il peso politico-militare. Sapevate che per formare la rete stay-behind tedesca venne arruolata l’organizzazione di spionaggio diretta dal capo degli agenti segreti di Hitler, Reinhard Gehlen? Sapevate che la CIA supportò militarmente l’esercito clandestino greco (la Forza d’Incursione Ellenica) nel colpo di Stato di destra dei Colonnelli? Ed eravate a conoscenza del fatto che parti di una bomba della strage di piazza Fontana vennero collocate a casa dell’editore Giangiacomo Feltrinelli in un tentativo di depistaggio? Strategia della tensione, guerra occulta e sovranità limitata compongono la trama della vera storia, mai raccontata, dell’Italia e dell’Europa, rivelando quello che è stato definito «il segreto politico-militare più custodito e più compromettente dalla fine della seconda guerra mondiale». Dal libro di Ganser emerge qual è stato il ruolo effettivo e non-ortodosso della NATO durante la guerra fredda, e al termine della lettura non possiamo non domandarci quale sia ancora oggi la sua influenza sulla politica europea e quale il suo scopo: la NATO opera negli interessi dell’Europa oppure è uno strumento della politica estera degli Stati Uniti?
«I cittadini europei, secondo gli strateghi del Pentagono, a causa della loro limitatezza di vedute, erano incapaci di percepire il pericolo vero e presente del comunismo e pertanto dovevano essere manipolati. Con l’uccisione di cittadini innocenti nelle piazze o nei supermercati per riversarne la colpa sui comunisti, gli eserciti occulti, raccordati a terroristi di destra, trasformavano di fatto i timori degli strateghi del Pentagono nelle genuine paure dei cittadini europei».