“L’azione mentale di abbandonare la propria asserita superiorità ontologica è quanto di più onesto, etico e necessario possa esistere nel comportamento umano: è soprattutto il segno che quel nostro pernicioso delirio di onnipotenza ha lasciato il campo a un sano relativismo e alla pacificazione col mondo.” Un libro per ribellarsi a questo mondo almeno con l’immaginazione, per mostrare all’uomo che possono esserci anche altri modi di vivere, e che si è uomini vivi solo quando non si rinuncia alla speranza di poter migliorare qualcosa.