Il grande storico Martin Gilbert offre una grandiosa sintesi della Seconda guerra mondiale. All'ampia visione d'insieme si accompagna una minuziosa cura dei particolari, con la descrizione delle operazioni militari, lo sconvolgimento nella vita quotidiana, i retroscena politici e diplomatici, l'orrore dei campi di concentramento.
Settembre 1939 - agosto 1945: dall'aggressione tedesca alla Polonia fino alla resa del Giappone, tutto il mondo fu impegnato in una guerra devastante che, oltre a costare quaranta milioni di vite umane, lasciò in eredità una divisione in due blocchi contrapposti, una serie di importanti scoperte scientifiche e tecnologiche e la necessità di misurare ogni questione sociale, politica o culturale su una scala mondiale. In questa opera il grande storico anglosassone Martin Gilbert offre una grandiosa sintesi di quei sei anni e, combinando un'ampia visione d'insieme con la più minuziosa cura dei particolari, ne descrive giorno per giorno le operazioni militari, lo sconvolgimento nella vita quotidiana, i retroscena politici e diplomatici, il mondo sommerso dello spionaggio, l'orrore dei campi di concentramento.
Il risultato è un capolavoro della storiografia che riesce a comunicare con viva partecipazione ciò che accadeva in Normandia, negli Urali, a Londra, a Okinawa, a New York o in Tunisia, aiutandoci allo stesso tempo a comprendere come sia nata la società in cui viviamo.