Un autorevole studioso e documentarista ricostruisce in queste pagine l'origine e il funzionamento della più tristemente celebre macchina di morte nazista, Auschwitz, che diventa il punto di partenza per esaminare l'Olocausto in tutte le sue implicazioni. In particolare, Rees si sofferma ad analizzare le motivazioni e la mentalità dei maggiori criminali nazisti, grazie a una serie di preziose interviste rilasciate dai protagonisti, ai resoconti delle SS e ai documenti resi disponibili dagli archivi russi. Il risultato è un saggio di grande spessore che non esita ad affrontare anche questioni «scomode», come la corruzione diffusa tra i prigionieri, la presenza di bordelli, le complici mancanze dei Paesi occupati o l'imbarazzante silenzio degli Alleati, che sapevano dei campi. Un libro, premiato come History Book of the Year e insignito del British Book Award, che scrive la parola definitiva sulla più grande tragedia del Novecento.