«La Storia del Terzo Reich dà il senso dell'intelligenza politica di Shirer, della sua capacità di osservare i luoghi, le persone, gli eventi senza perdere mai di vista l'orientamento della morale e del giudizio storico sulla globalità dei fatti reali. [...] Nel giornalismo di Shirer fluiva infatti non solo un vivo senso della storia, ma una sensibilità particolare per la dimensione dei valori, anche quelli negativi. [...] Shirer ebbe la fortuna di trovarsi, come "coetaneo" del nostro secolo, negli spazi tra i piú caldi ed emblematici della storia del Novecento».
Lucio Villari, «la Repubblica»