Il matrimonio come costruzione sociale è un esercizio di microsociologia del sapere che evidenzia la capacità dell’istituzione di generare un nomos condiviso. Con il matrimonio due estranei costruiscono, giorno dopo giorno, un universo simbolico condiviso e convalidato che li farà diventare persone diverse e che li aiuterà a trovare il loro “posto nel mondo”. L’importanza di questa sfera di vita ordinata – che media la complessità della società anonima – è qui descritta in modo impareggiabile e rimane un capolavoro di fenomenologia sociale. Ma oggi il matrimonio è ancora capace di creare ordine o non si trasforma piuttosto in un “normale caos quotidiano”? E invece che il “conversare” dei coniugi non è il loro “divorziare” a diventare paradossalmente il nomos della relazione? Il saggio di Berger e Kellner, del 1964, è ancora un contributo indispensabile per chi voglia provare a riflettere sul destino del matrimonio nell’epoca della globalizzazione.