Ancora una banca, un’ultima rapina e Bowie potrà ritirarsi e vivere tranquillo con Keechie, la figlia del proprietario di una stazione di servizio sperduta nella prateria. Insieme a T-Dub e Chicamaw, evasi con lui dai lavori forzati, Bowie lotta per sopravvivere nell’America spietata degli anni Trenta: il furto è per loro una professione come un’altra, non più disonesta di quelle, certo meno pericolose, di politico, avvocato o uomo d’affari. Né eroi né vittime, i personaggi scolpiti dalla scarna prosa di Edward Anderson percorrono con disincanto e caparbia determinazione una strada che sembra non avere uscita. L’autore ne scandisce la vita con ritmo implacabile e col rispetto che può avere per gli emarginati dalla società chi, come lui, aveva vissuto per anni di lavori stagionali, viaggiando sui treni come clandestino. Dal romanzo sono stati tratti due classici del cinema, La donna del bandito di Nicholas Ray e Gang di Robert Altman, entrambi debitori del duro realismo di Anderson.