Nel 1714 il ponte di San Luis Rey, che per oltre un secolo è stato la più importante via di collegamento per gli abitanti di Lima e Cuzco, crolla improvvisamente, provocando la morte di cinque persone. Un frate che si accingeva ad attraversarlo rimane sconvolto dalla tragedia e inizia a porsi delle domande che assumono sempre più un carattere morale e religioso: si è trattato di una terribile fatalità o di un disegno divino? Chi erano quei cinque e perché si trovavano proprio in quel luogo e a quell’ora? La sua curiosità lo porterà a cercare di ricostruire la vita delle vittime, per capire se avessero qualcosa in comune, qualcosa per cui poter azzardare una giustificazione per l’accaduto. Inevitabilmente, l’impresa non porterà risposta alle eterne domande sulla condizione umana e sulla morte, temi cari allo scrittore americano che con questo romanzo vinse il Premio Pulitzer nel 1928. Un classico ora riproposto in una nuova traduzione e con una postfazione di Tappan Wilder.