Nella stupenda isola di Samolo, governatorato inglese, la vita dell’alta società procede annoiata tra cocktail party e bagni di sole in terrazza fino al giorno in cui trapela la notizia “top secret” dell’arrivo della regina Elisabetta e del principe consorte Filippo. Parte così una spirale di spasmodica attesa e faraonici progetti di accoglienza con i quali finalmente gli aristocratici “emigrati” possono dar sfogo alla loro grottesca fame di mondanità, senza farsi mancare piccanti avventure e amori segreti. L’autore scelse come io narrante la voce di una donna inglese, madre di tre figli, che assiste con intelligenza, humour e una buona dose di cinismo alla follia che man mano stravolge la vita attorno a lei. Pubblicato nel 1960 e accolto con gran clamore, questo romanzo scanzonato e irriverente lancia i suoi strali contro i residui dell’età vittoriana e contro il puritanesimo di cui era ancora intrisa la società inglese, colpendo anche l’universale e contemporanea mitomania del nostro tempo.