Anaïs Nin: il mito di una donna che ha vissuto la propria vita al di fuori di ogni schema, che ha attraversato gli infidi territori dell'erotismo e della passione alla disperata ricerca di se stessa, affidando alle pagine di un diario sentimenti e lussuria, pudori e alibi, fantasie e quotidianità. Dopo Henry & June, Incesto e la serie dei Diari (e dopo la morte del marito che in un estremo atto di rispetto e forse d'amore ha voluto tutelare, vietando la pubblicazione dei "taccuini segreti" fino alla sua scomparsa), ecco quella che fin dal titolo si presenta come la raccolta più "bruciante" degli scritti erotici della Nin: un caleidoscopico intrico di avventure amorose, dove i partner scivolano fuori scena con la rapidità e la grazie di una ballerina fin de siècle.
A delimitare lo spazio del godimento sono i tre rapporti "fissi": Hugh, il marito; Henry Miller, l'amante; e Gonzalo Moré, il macho peruviano marxista, l'amato; tutt'intorno, bellimbusti, banchieri, psicanalisti, scrittori, omosessuali, bohémien e donne misteriose che, sullo sfondo della New York e della Parigi degli anni Trenta, diventano strumenti di piacere. Ma talvolta anche il sesso più crudo può essere strumento di conoscenza…