Ora serrata retinae (Feltrinelli, 1980), Nature e venature (Mondadori, 1987), Esercizi di tiptologia (Mondadori, 1992): raccogliendo in un unico volume i suoi tre libri di poesia e i versi più recenti, Valerio Magrelli presenta il bilancio complessivo di una ricerca tra le più originali degli ultimi anni. Una ricerca che ha i suoi punti fermi e le sue continuità - la visione esatta e nello stesso tempo deformante, l'umoralità distanziata e sospesa, la quotidianità che si accende alla riflessione filosofica, l'ironia come affondo nella natura delle cose più che come schermo pudico - ma non manca di un profondo dinamismo. Se Nature e venature aveva accumulato una fitta rete intertestuale sulla poetica percettiva e autopercettiva di Ora serrata retinae, con Esercizi di tiptologia entra in campo anche un franco diarismo in versi e in prosa, a «sporcare» il dettato dell'autore, a scandargliarne le intermittenze della mente e del corpo in una compresenza di alto e basso letterario. E gli ultimi testi, pochi e selezionati ma di grande rilievo, annunciano già nuove direzioni verso un tipo di poesia che concentri e mimetizzi l'affresco epocale in una cifra divertita e amara, o addirittura verso generi mai prima sperimentati, come il poemetto-filastrocca sulla paternità che significativamente conclude in forma aperta l'intero libro.