Elena Ferrante prende spunto dal suo romanzo La figlia oscura, per scrivere un’affascinante fiaba dedicata a bambine, bambini, ma anche ai più grandi. Molti ricorderanno che al centro del racconto de La figlia oscura c’era una bambola persa (in realtà rubata) su una spiaggia da una bambina. In questa fiaba, La spiaggia di notte, chi racconta la storia è proprio la bambola, che vive una notte da incubo prima di essere felicemente ritrovata il mattino seguente da Mati, la bambina cui appartiene. “Mati è una bambina di cinque anni” – così inizia la fiaba– “che parla moltissimo, specialmente con me. Io sono la sua bambola. Il padre è appena arrivato. Viene al mare ogni fine settimana e le ha portato in regalo un gatto bianco e nero. La conseguenza è che fino a cinque minuti fa Mati giocava con me e ora gioca col gatto, che ha chiamato Minù. Me ne sto sulla sabbia, al sole, e non so che fare”. Mati è talmente presa dal gattino che dimentica Celina, la bambola, sulla spiaggia. Per Celina inizia un’avventura spaventosa, una interminabile notte sulla spiaggia in balia del Bagnino Crudele del Tramonto e del suo amico, il Grande Rastrello, che terrorizzano tutti gli oggetti e gli esseri finiti sulla spiaggia – Cavalluccio di plastica, Tappo di metallo, Penna biro, Scarabeo – e li ammucchiano per farne un grande fuoco. Le avventure proseguono per tutta la notte, fantastiche e spaventose, fino a che il Sole nascerà salvando la bambola e facendole ritrovare Mati, la sua amata mamma. La fiaba è accompagnata dalle bellissime illustrazioni a colori di Mara Cerri, una delle migliori illustratrici europee.