La Storia è costellata di brillanti menti scientifiche che hanno dovuto subire persecuzioni a causa delle loro idee. Da Giordano Bruno, condannato al rogo per eresia dall’Inquisizione, ad Alan Turing, suicidatosi dopo l’arresto per omosessualità e la condanna alla castrazione chimica, Thomas Bührke narra le vicende straordinarie di otto scienziati ingiustamente emarginati, processati o addirittura assassinati. Il padre della chimica moderna Antoine-Laurent de Lavoisier e l’astronomo Jean-Sylvain Bailly morirono sotto la ghigliottina durante il Terrore giacobino. Lise Meitner, fisica nucleare austriaca, ed Emmy Noether, matematica tedesca, furono costrette ad abbandonare l’insegnamento a causa del regime nazista. Lev Landau, Premio Nobel per la Fisica nel 1962, fu incarcerato durante le purghe staliniane. Persino Albert Einstein, dopo l’emigrazione negli Stati Uniti, fu spiato dall’FBI e sospettato di attività sovversive. Attraverso otto biografie strazianti ma illuminanti, Bührke lancia un appello per la libertà di ricerca e la protezione incondizionata degli scienziati, oggi sempre più minacciati.