«Chi volesse concludere su una nota positiva l’analisi dei più di settant’anni vissuti dalla Costituzione italiana – attraversati da insistenti critiche e da richieste di attuazione completa, di ritorno al testo, di riforme più o meno ben congegnate – potrebbe limitarsi a notare che la Costituzione repubblicana è viva e vitale. Ha rivelato di essere pluralista, progressista e, aggettivo scelto da Calamandrei, presbite, cioè naturalmente più adatta a guardare lontano. Il cuore dei diritti continua a pulsare incessante con una vitalità incomprimibile e i nervi, cioè le regole e le istituzioni portanti della democrazia parlamentare, funzionano anche se azionati da classi politiche la cui preparazione è significativamente scemata nel corso del tempo e non promette di crescere nel futuro prossimo.» - Dall’introduzione di Gianfranco Pasquino. La nuova edizione aggiornata, proposta da Utet per la prima volta nel catalogo dei Classici con la curatela di Gianfranco Pasquino, riporta il testo completo della Costituzione attuale e, in appendice, un’accurata cronologia delle modifiche dal 1947 in poi. «In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: son tutti sfociati qui negli articoli.» - Piero Calamandrei «Vi consiglio di rileggere la prima parte della Costituzione per conto vostro, senza mediazioni: non potrete non amare quel testo essenziale, potente e unificante. Vi lascio immaginare cosa rappresentarono per me dopo quello che avevo visto e vissuto quei veri e propri comandamenti: libertà, uguaglianza, diritti, pari dignità, rispetto, solidarietà.» - Liliana Segre «Il testo della nostra Costituzione rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia; detta le regole della nostra convivenza, indica i criteri per i comportamenti e per le decisioni importanti.» - Sergio Mattarella «Però, vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua.» - Sandro Pertini