In modo sempre più inavvertito, ma non per questo meno profondo, l'immaginario contemporaneo continua a nutrirsi di temi e situazioni che per secoli sono stati al centro della tradizione cristiana.
Un sapere simbolico e concettuale di straordinaria complessità, illustrato da opere grandiose come il mosaico medievale della cattedrale di Otranto e oggi spesso saccheggiato dai più svariati generi di narrazione popolare, dalla pornografia allo splatter. Eppure, anche sconsacrato, l'immaginario cristiano non cessa di irradiare qualcosa del proprio significato originario incarnato nella storia degli uomini.
La tomba che Dracula diserta ogni notte e il sepolcro che Maria Maddalena scopre vuoto la mattina di Pasqua, Il Codice Da Vinci e la Commedia di Dante, Matrix e le dottrine dello gnosticismo, l'estasi spirituale di santa Teresa d'Avila e la "piccola morte" erotica ossessivamente celebrata nei recessi di Internet.
Senza dimenticare Shakespeare, che nei suoi drammi dimostra di conoscere bene la differenza fra spettri assetati di vendetta e fantasmi che implorano il suffragio. Intrecciando fra loro la critica letteraria, la riflessione teologica e i prodotti più astuti o consapevoli della narrativa pop, questo libro si presenta come un atto di sfida a ogni pretesa riduzionista – se non addirittura denigratoria – dell'esperienza cristiana. Nella certezza, fra l'altro, che per avvicinarsi al mistero di Dio la poesia può rivelarsi molto più esatta della scienza.