Elio Pulli. Antologica by AA. VV.

Elio Pulli. Antologica

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Description

Elio Pulli giunge alla Sala Giubileo del Complesso Monumentale del Vittoriano con tutta l'esperienza di un grande artista: oltre sessant'anni di produzione instancabile fatta di dipinti, sculture, arredi, ceramiche. Dal 1952, anno in cui Pulli espone per la prima volta ad oggi, si assiste, osservando le sue numerosissime opere, alla composizione di un grande affresco personale, in cui l'appassionato lavoro del maestro si risolve in una produzione fatta di creazioni che sfruttano lo straordinario talento artistico, le competenze del mestiere, la padronanza dei gesti, un'inusuale comprensione della realtà. La bottega è il luogo di formazione e di vita di Elio Pulli, un luogo in cui vanno in scena i diversi momenti della propria vicenda personale, dove si compie la creazione, la trasmissione dei saperi, la quotidianità del lavoro. La bottega del padre, in cui avviene la sua formazione; la bottega della sua Tramariglio, in Sardegna, in cui siede, padrone dei propri strumenti; la bottega vissuta dagli altri, dagli allievi e dagli artigiani che lo affiancano nella produzione non propriamente pittorica. Si ritrovano nelle tele di Pulli immagini di straordinaria familiarità: paesaggi rurali e marini, veloci scorci cittadini, ritratti di donne e di uomini osservati con una sensibilità magica, nature morte con magnifici fiori variopinti, cavalli da tiro, bestiame in transumanza. L'artista coglie le figure e le cose con gesti veloci, con macchie di colore che compongono una zona d'ombra dietro un caseggiato o un raggio di luce sul profilo di un volto. La pittura di Pulli si inscrive con naturalezza nel solco lasciato aperto da grandi artisti della nostra migliore tradizione pittorica, affiora dai soggetti, dai colori e dalle pennellate che lo contraddistinguono, andando da Giovanni Fattori a Filippo De Pisis, citando soltanto due nomi fra i possibili richiami che il segno di Pulli consente di fare. Si avverte l'energia di una tensione continua che conduce da un realismo più attento di alcune tele a zone caratterizzate da un più indefinito crogiolo di sensazioni; si passa da momenti con forti richiami impressionistici ad altri che sembrano approdare verso l'informale. La mostra del Vittoriano consente di ammirare molti dipinti, penetrando nell'evoluzione artistica del maestro, e apre anche alla scoperta di quella produzione, altrettanto ricca, che facendo a meno della tela, trova altri supporti e altri materiali come la ceramica. Nell'arte di Elio Pulli non mancano mobili d'arte (il cui design affonda nella tradizione della falegnameria sarda) ma soprattutto moltissimi vasi e opere in ceramica che, con la medesima forza espressiva della produzione pittorica, tracciano il profilo di un artista completo.

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